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Codreanu Corneliu Zelea - Pentru legionari Il capo del cuib


Author : Codreanu Corneliu Zelea
Title : Pentru legionari (La Guardia di Ferro) Il capo del cuib
Year : 193*

Link download : Codreanu_Corneliu_Zelea_-_Pentru_legionari_Il_capo_del_cuib.zip

ESSERE LEGIONARI. Nella prima meta' del secolo scorso forse chi piu' di ogni altro incarno' l'idea di Azione e di Kshatrya, fu Corneliu Zelea Codreanu. Cosi' almeno sostenne Julius Evola che lo conobbe personalmente pochi mesi prima dell' assassinio e che amava ricordare quanto gli disse, in quell'occasione, il Capitano: "...Le guerre sono vinte da coloro che hanno saputo attrarre dai cieli le forze misteriose del mondo invisibile e assicurarsi il concorso di queste forze. Queste forze misteriose sono già spiriti dei morti, già spiriti dei nostri antenati, i quali sono stati anche loro, un tempo, legati alla nostra terra, alle nostre zolle e sono morti in difesa di questa terra, rimanendo ancor oggi legati ad essa dal ricordo della loro vita quaggiù e per tramite nostro, loro figli, nipoti e pronipoti. Ma più in alto degli spiriti dei morti sta Dio. Queste forze, una volta attratte, fanno pendere la bilancia dalla tua parte, ti difendono, ti infondono coraggio, volontà e tutti gli elementi necessari alla vittoria e fanno sì che tu vinca. Gettano il panico e il terrore fra i nemici, paralizzano la loro attività. In ultima analisi, le vittorie non dipendono dalla preparazione materiale, dalle forze materiali dei belligeranti, ma dal loro potere di assicurarsi il concorso delle potenze spirituali. In questo modo si spiegano, nella nostra storia, le vittorie miracolose di alcune potenze assolutamente inferiori dal punto di vista materiale..." Mai, nemmeno per un solo istante della sua breve vita, Codreanu mise in discussione quei valori e principi in cui credeva e che lo avevano spinto alla lotta fin da giovanissimo. Per il Capitano romeno la parola data era qualcosa di sacro e andava assolutamente rispettata, costi quel che costi, anche la vita stessa, ma nello stesso tempo il suo disprezzo verso ogni forma di compromesso, corruzione, tradimento ed opportunismo non aveva eguali. Essere legionari, per Codreanu, significava assumersi tutte le responsabilita' del caso e subirne le conseguenze, in prima persona, anche le piu' estreme, senza mai sottrarvisi per paura o vigliaccheria. Non erano rari i casi di legionari che ricevuto l'ordine di eseguire un esecuzione, dopo aver adempiuto a tale ordine si costituivano al primo posto di polizia, senza il minimo esitamento, incuranti delle conseguenze e sempre a testa alta. Sull'altro fronte della storia, quello della sovversione, che, sfortunamatamente, conosciamo cosi bene e di cui, oggi, nessuno vuol piu' parlare, troviamo l'esatto opposto all' uomo tradizionale, troviamo squallidi esseri che definire codardi e vigliacchi e dir poco, esseri che dopo aver compiuto attentati come quello di Via Rasella (ma non e' il solo) si son guardati bene dal autodenunciarsi pur sapendo che cosi' facendo molta gente innocente sarebbe morta. Topi di fogna, a cui non solo sono stati riconosciuti tutti gli onori di stato, ma e' stato dato il potere di mistificare le pagine della storia al punto tale da farli sembrare "eroi" . A questi ratti privi di ogni forma di dignita' e onore varrebbe la pena ricordare le parole del Capitano: “...LASCIA AGLI ALTRI LE VIE DELL'INFAMIA. PUTTOSTO CHE VINCERE PER MEZZO DI UN INFAMIA MEGLIO CADERE LOTTANDO SULLA STRADA DELL'ONORE...” Per Corneliu Zelea Codreanu la vera guerra non era quella da moltii considerata tale, la guerra fatta di morte, sangue e dolore. Quella era solo la Piccola Guerra mentre invece la vera Grande Guerra era quella che quotidianamente viene combattuta all'interno di noi e che come fine ultimo tende alla distruzione o alla realizzazione di noi stessi. Appare quindi chiaro come senza l'applicazione ferrea di questi principi, ogni azione tradizionale o ritenuta tale venga immediatamente vanificata e non possa, quindi, che trasformarsi in mero attivismo mosso da idee moderne e quindi proteso verso il mondo del divenire, della quantita' e della dispersione. Un attivismo, si badi bene, che cerchera' in tutti i modi, di riunirsi a cio' che lo ha generato, eccioe' alle forze dell'Antitradizione. Accade cosi' che proprio coloro che credono di esser votati alla causa prima, di lottare contro le forze dell' Antitrdizione ne diventino, invece, strumenti inconsapevoli. La pericolosita' di Corneliu Zelea Codreanu, per i suoi nemici storici, stava proprio in cio', nell'assoluta forza spirituale che animava ogni sua parola e azione, ed e' questo il motivo per cui e' stato fatto strangolare dai secolari emissari dell'Antitradizione nonche' figli di Giuda. Ha senso parlar oggi di Corneliu Codreanu? A 69 anni dalla morte? Noi riteniamo di si in quanto il Capitano rappresenta un caso piu' unico che raro di modello interiore per chi cerchi di “stare in piedi tra le rovine”, per chi rifiutando misfatti e anomalie del mondo moderno intenda opporvisi ben consapevole che il primo nemico da combattere sta proprio dentro noi stessi. Codreanu ci insegna che non esiste vera azione esteriore che non sia la manifestazione di un azione interiore orientata dall'alto e verso l'alto ed improntata a valori e principi di Ordine Superiore. Credere l'opposto, liquidare il tutto minimizzandolo o addirittura escludendolo dalla propria vita e' la strada che porta direttamente alla sconfitta. Privata del suo contenuto superiore quella che molti intendono come vera azione e' in verita' solo agitazione, attivismo disordinato e fuori controllo. Un Ordine ed una disciplina interiore s'impongono, Ordine e disciplina non potranno mai giungere dal basso. In autori come Julius Evola e Rene Guenon non sempre e' facile capire quale sia la via da seguire e quale debba essere la condotta interiore di colui che tenda a trasformarsi in antimoderno o uomo della Tradizione. Pur tuttavia la storia ci ha dato un esempio concreto e leggendo testi come "Pentru Legionari" ed il "Capo del Cuib" balzano immediatamente agli occhi tutti quei principi e valori, ormai quasi del tutto scomparsi in Occidente, che dentro di noi sappiamo esser veri ma che spesso siamo i primi a non applicare e riconoscere. Galahad Timisoara (Romania) 11/02/2007. ...

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